Sii regolare ed ordinato nella tua vita, cosi chè tu possa essere violento ed originale nel tuo lavoro. G.Flaubert

Ciò che tu guadagni che non serve alla vita tua è in man d'altri senza tuo grado. L. Da Vinci


mercoledì 13 luglio 2011

Grazie a Paolo Bellino - Rotafixa


http://www.movimentofisso.it/biciclette_it.aspx?IdProd=31

Impossibile

La prima domanda che mi fanno, quando guardano meglio la bici, é:

"ma come freni?".
Lo spiego.
La seconda frase che mi viene rivolta non é più una domanda 


ma un'affermazione: "Non è possibile".
A volte chiedo loro (dipende da chi ho di fronte) di toccarmi, 

dicendo: vedi? esisto. Sono vero, mi puoi toccare. Come fai a dire che

é impossibile?
Niente. L'affermazione é assertiva al massimo, io lo chiamo

"il momento della saracinesca". Nella loro testa una cosa si 

chiude rumorosamente, nettamente, senza appello.
Impossibile andare in giro senza freni. Impossibile andare in giro 

in bici in una città come Roma (il nome della città può essere
cambiato a piacere). Impossibile affrontare le salite con un

solo rapporto, serve assolutamente il cambio.
Comincio a stufarmi di questi dialoghi sempre uguali. 

Ormai sono anni che affronto dialoghi -monologhi?- del genere, 

ho raggiunto una certa esperienza nel riconoscere quando devo esprimere
questo o quel concetto, calare questo o quell'asso.
Niente.
Perdo sempre.
Impossibile.

E chissà quante altre cose vengono ritenute impossibili...


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